«Neverwinter è un’amichevole città di artigiani, che commerciano ampiamente tramite i grandi mercanti di Waterdeep; i loro orologi ad acqua e le lampade multicolori possono essere trovati in tutti i Reami. Neverwinter ha preso il nome dall’abilità dei suoi giardinieri, che riuscirono a far sbocciare i fiori durante i mesi di neve, una pratica che continuano con orgoglio.» (Elminster)
Neverwinter, conosciuta anche come la Città dalle Abili Mani o come il Gioiello del Nord, è una città situata sulla parte nordoccidentale della Costa della Spada.
La città era originariamente chiamata Eigersstor, dalla lingua degli Illuskan, popolo del nord. Successivamente, prese il suo attuale nome dalla traduzione in lingua comune. Diverse leggende narrano che la città fosse stata fondata da un elfo del Sole di nome Halueth Never, chiamandola inizialmente “Never’s Winter”, successivamente abbreviato in “Neverwinter”.
Tuttavia, alcuni abitanti hanno sempre creduto che il nome derivasse dal clima insolitamente caldo della città e da come i suoi moli fossero sempre privi di ghiaccio in tutti gli inverni, tranne che nel più freddo. Ciò è probabilmente dovuto al fiume Neverwinter che scorre attraverso la città, in quanto riscaldato dagli elementali del fuoco che vivono sotto il vicino Monte Hotenow, nel Bosco di Neverwinter. Effettivamente, il calore emanato dal fiume ha creato un clima caldo permanente nelle immediate vicinanze.
Storia di Neverwinter
A partire dal 1370 CV, la città fu governata da Nasher Alagondar, un anziano avventuriero veterano e devoto adoratore di Tyr. Egli, prima della sua morte, si assicurò che la città fosse ben difesa da eventuali attacchi degli Illuskan, da sempre rivali di Neverwinter.
Dopo la sua morte, gli successe suo figlio Bann, che fondò la famiglia reale Alagondar. La linea di re e regine Alagondar governò giustamente e mantenne Neverwinter stabile e prospera fino a due eventi che interruppero la serenità della città: il primo fu una malattia nota come la Morte del Pianto, che devastò la popolazione e il secondo fu la Peste Magica, il disastro arcano che colpì e distrusse gran parte del Faerûn.
Il secolo successivo vide l’ascesa al potere dell’impero magico del Netheril, distrutto poco dopo dall’eruzione del Monte Hotenow, che devastò completamente la città e uccise la famiglia reale Alagondar.
Nel 1467 CV, Dagult Neverember, ex Lord rivelato di Waterdeep, vedendo l’opportunità di aumentare il suo impero finanziario, assunse lavoratori per aiutare a ricostruire la città. Affermando di essere un discendente Alagondar e quindi legittimo Lord Protettore della città, diede inizio al movimento Nuova Neverwinter. Grazie a lui, Neverwinter fu restaurata e divenne un centro di civiltà, pace e cultura.
Dagult si occupò della difesa, assoldando mercenari per creare la Guardia di Neverwinter. Col tempo inoltre, alcuni cittadini riunirono alcune forze di milizie indipendenti a protezione della città. Dagult assunse anche bande di avventurieri, maghi e stregoni, per affrontare eventuali minacce che i mercenari non avrebbero potuto gestire.
Si occupò anche di tasse, imponendone di pesanti alle famiglie nobili, impedendo loro di ottenere un potere significativo, infine promosse dure leggi che proibivano la formazione di nuove gilde e limitavano il potere di quelle esistenti.
Società
Neverwinter è una città cosmopolita e colta. I cittadini evitano conflitti e controversie ed sono considerati un popolo tranquillo, educato, istruito, efficiente e laborioso, che ha gran rispetto per le scadenze ma soprattutto per la pace, la legge e l’ordine.
In principio, Neverwinter era abitata principalmente da umani, mezzelfi e nani. Quando la città divenne più cosmopolita, si popolò anche di eladrin, tiefling e dragonidi. Il distretto del fiume fu invaso da una tribù di orchi, chiamata Molte Frecce, e sebbene la maggior parte di loro lasciò Neverwinter, alcuni orchi e mezzorchi più pacifici trovarono posto nella società.
Queste razze interagirono e crearono diverse organizzazioni:
- il Patto, un ordine di maghi che popola Neverwinter sin dai primi tempi;
- il Mantello dalle Molte Stelle, sostenitori della casata Alagondar;
- gli Arpisti, un’organizzazione volta a promuovere il bene;
- Nuova Neverwinter, il movimento di rinascita della città;
- gli Ashmadai, un culto segreto di adorazione di Asmodeus;
- i Thayan, fazione sotto il controllo di Valindra Shadowmantle, un’agente del potente lich Szass Tam, che opera per ampliarne i piani;
- i Ratti Morti, un gang locale composta da ratti mannari;
- l’Ordine del Guanto, un’organizzazione orientata verso la distruzione del male;
- gli agenti Shadovar, volti all’annientamento di creature d’ombra.
Le principali divinità su cui si basa la fede dei cittadini di Neverwinter sono Helm, Dio dei guardiani, Oghma, Dio della conoscenza e Tyr, Dio della giustizia.
La città
Le sue lampade di vetro multicolore, i suoi orologi ad acqua e i suoi magnifici giardini assicurano che i caldi inverni siano colorati e le estati ricche di frutta fresca.
La città di Neverwinter si compone di quattro grandi porte, due negli angoli nord-ovest e nord-est, e due negli angoli sud-ovest e sud-est.
Tra i suoi panorami più importanti ci sono tre ponti spettacolari e finemente intagliati: il Delfino, la Lucertola Alata e il Drago Addormentato, considerati emblemi della città, anche se, a causa dei disastri subiti, solo il ponte della Lucertola Alata è rimasto funzionante. Sotto di essi, scorrono le acque del fiume Neverwinter.
La città è piena di edifici ingegnosamente progettati, molti dei quali famosi come la Casa della Conoscenza, il tempio di Oghma, la Sala della Giustizia, il tempio di Tyr e l’ufficio pubblico per i governanti della città, ma soprattutto Castel Never, il castello della famiglia Alagondar.
In precedenza, gran parte del quadrante sud-orientale della città crollò in una fossa, nota come la Voragine, che generava continuamente orrori dal sottosuolo. Molti edifici intorno alla spaccatura, vennero utilizzati come presidi per tenere a bada i mostri. La Voragine fu sigillata magicamente intorno al 1484 CV, ad un costo tale per le casse della città che alcune delle sue mura esterne giacciono ancora come macerie.
Sebbene Neverwinter sia rimasta in rovina per quasi due decenni, grazie agli sforzi di Dagult, la città ritornò al suo antico splendore.
I distretti di Neverwinter
La città ora si presenta in diversi distretti:
- il distretto del porto, che ospita affari loschi;
- l’Enclave del Protettore, il cuore della città, sito del quartiere commerciale e politico. E’ il distretto più frequentato e meraviglioso di tutta la città;
- il cimitero di Neverdeath;
- il distretto degli Arcanisti, che ospitava molti laboratori arcani, prima di essere completamente distrutto dall’eruzione rimpiazzato dalla Voragine;
- il Nido del Mendicante, uno dei luoghi più poveri della città, distrutto prima dalla morte del pianto e poi dalla furia della voragine;
- il distretto delle Torri, conosciuto anche come distretto del fiume, composto di molte case e moltissime torri, che ospitano le residenze dei mercanti.
- il distretto di Blacklake, un distretto nobiliare.
Commercio
Neverwinter controllava gran parte del commercio minerario dagli avamposti di nani e gnomi. Aveva una grande economia di pesca e commerciava bene con il disboscamento dal Bosco di Neverwinter. Tuttavia, le vere risorse di Neverwinter sono sempre state l’artigianato, l’apprendimento e l’innovazione magica.
Con l’eruzione del monte Hotenow e la conseguente distruzione della città, il commercio si arrestò completamente. Con l’aiuto di Dagult, nacquero poi nuove rotte commerciali. Una delle più famose fu quella con il continente Laerakond, a seguire si stabilirono quelle con Gattergrim, Waterdeep e Baldur’s Gate, tutt’oggi presenti.